Codice: 9788879694407
Questo terzo volume riguarda soprattutto gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, periodo della “rinascita” della società italiana, coincidente con il boom economico, con risvolti positivi per lo sviluppo dello sport.
Partiamo dal Calcio, dedicando largo spazio soprattutto agli anni Sessanta, evidenziando i momenti più significativi. Anche a quello dilettantistico abbiamo riservato attenzione, tenendo conto della presenza in città e nel territorio di numerose società che seppero coinvolgere un gran numero di giovani. Parliamo anche di Calcio femminile che negli anni ’70 ebbe un buon riscontro.
Per quanto riguarda il Ciclismo, dopo averlo trattato nel primo volume, fino al 1930, siamo ripartiti con alcune pagine di collegamento con gli anni Cinquanta, quando riprese l’attività nel nostro territorio. Tante le gare dilettantistiche nei paesi della Val Tenna, di cui ricordiamo, tra gli altri, alcuni personaggi significativi come il ciclista dei tempi “eroici” Giuseppe Petrocchi di Montegiorgio, e del professionista Michele Gismondi di Montegranaro. Punto centrale è stato il Gran Premio del Lavoro di Belmonte, di cui i Fermani erano appassionati frequentatori. È bene precisare, a questo proposito, che nel ciclismo i nostri concittadini hanno svolto più che altro il ruolo di spettatori che quello di attori, poco abituati all’uso della bicicletta per la conformazione delle strade.
Uno spazio significativo in questo libro l’abbiamo riservato al Motociclismo su strada, con gli straordinari circuiti chesi sono svolti tra il 1954 e il 1962 lungo la circonvallazione cittadina. Una volta conclusasi questa bella esperienza, la passione per il motociclismo si trasferì nel Motocross, svolto sul circuito di Monterosato. Fra i personaggi di questo settore ricordiamo particolarmente le figure generose di Savè Fortuna e di Giorgio Parlatoni.
Non abbiamo dimenticando l’Automobilismo, che ha visto piloti di Fermo e del territorio misurarsi in gare di alto livello in tutta Italia, e segnaliamo anche le corse di Go kart e quelle dei Carrozzoni.
Dal 1957, con la costruzione della Palestra CONI, si intensificò l’attività di tanti sport: Ginnastica, Pallacanestro, Pallavolo, Pugilato, Scherma e anche l’Atletica pesante ebbe un buon numero di praticanti.
Uno spazio significativo lo abbiamo voluto riservare alla Pallacanestro maschile, che ha vissuto a Fermo una lunga stagione grazie alla “Victoria” del Ricreatorio San Carlo, che dal 1957 trovò come luogo di allenamento e di gara la nuova palestra.
Nel 1964 salì alla ribalta anche il Basket femminile, con una serie di successi che entusiasmò il pubblico giovanile fin oltre gli anni Settanta.
Il Pugilato ha avuto il suo sviluppo grazie alla Nike, guidata per lungo tempo dal prof. Dino Tomassini. Precedentemente gare di pugilato si erano svolte nella palestra di via Perpenti e incontri spettacolari al Teatro dell’Aquila, con la presenza anche del campione Primo Carnera (vedi vol. 1° e 2°). Abbiamo voluto rievocare l’intensa attività pugilistica di un professionista, Fausto Rossi, nato a Fermo nel 1916, praticamente sconosciuto dai fermani avendo egli svolto la sua intensa attività a Roma. Come un gran numero di marchigiani la famiglia aveva cercato fortuna nella capitale, dove il padre svolgeva l’attività di rivenditore di carbone e per il giovane Fausto era uno scherzo sollevare pesanti sacchi.
Intensa e apprezzata è stata la multiforme attività sportiva del Ricreatorio San Carlo, con le sue “Olimpiadi” che coinvolgevano un largo stuolo di ragazzi.
La Scherma ebbe un momento di grande notorietà grazie all’impegno della professoressa Marcella Ciucani che condusse i suoi allievi a gareggiare a livello nazionale.
Negli anni Sessanta e Settanta continuarono intensamente l’attività l’Atletica e la Ginnastica, fino a coinvolgere molti giovani delle scuole con i Giochi della gioventù e i Campionati studenteschi.
Alcune pagine sono dedicate alla Pallavolo, il cui sviluppo avvenne in anni successivi. Abbiamo riportato alcuni momenti significativi di altri sport, come il Tennis, accennando all’Escursionismo, allo Sci, alla Vela, augurandoci che i praticanti di questi sport vogliano realizzare libri autonomi come è stato fatto per l’Atletica.
Negli anni ’50 e ’60 i Fermani seguivano le corse motociclistiche sul percorso della circonvallazione cittadina, e lungo la strada della Carriera avvenivano le ultime corse di cavalli, tanto care ai fermani di ogni tempo, lungo il tratto tra Porta S. Caterina e Porta S. Giuliano.
In campagna persisteva nella bella stagione il lancio della ruzzola. Nelle feste di primavera a Castione, Salette Montone e Crocifisso, fino agli anni Sessanta si svolgevano la corsa coi sacchi, la salita al palo della cuccagna e altri giochi. Il tiro alla fune, un tempo praticato nei giochi delle feste rurali, ha trovato a Fermo nel nuovo secolo, una rilevanza a livello nazionale.
Con gli anni Settanta iniziarono le marcelonghe, un fenomeno di massa che portò lungo le strade “marciatori” più o meno improvvisati, senza adeguati allenamenti, con qualche beneficio per la salute. Precedentemente erano ben pochi i podisti solitari, primo fra tutti il preside Vittorio Girotti, che molti imitarono.
Il 13 agosto 1972, organizzata dalla Pro-Loco di Lapedona, in collaborazione con l’Azienda di soggiorno e turismo di Fermo, ebbe luogo la prima marcialonga denominata “Su e giù per il Fermano”, che, partendo dal Lido di Fermo, attraversò la città e a Ponte Ete imboccò la strada per Monterubbiano e dopo Moresco giunse al traguardo di Lapedona.
Il 15 agosto 1974 si tenne la prima marcialonga “Verde Riviera fermana”.
Manifestazioni simili sono nate ovunque e rappresentano per una parte della popolazione sedentaria di tutte le età l’unico sport praticato.
Caratteristiche del volume
Ft. 240x320 mm, 2019, 464 pp.